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Festa dei Ragazzi

1957 - la 1a Festa dei ragazzi

 Dalla Cronistoria, Don Attilio scrive:
"Settembre 1957. Fervono i lavori per la prima festa dei ragazzi. Ora c'è il patronato. Deve riuscire una vera manifestazione di giovinezza sana, pura e allegra. Con i ragazzi, sono presenti tutti. Giochi, competizioni. Giorno indimenticabile. Chiesa zeppa. Il Parroco, parlando della finalità della festa, stabilisce che venga celebrata ogni anno a chiusura delle vacanze, per dare sempre maggior incremento all'attività del patronato, così necessaria".

Sono profetiche le parole del compianto vecchio parroco. La festa si è celebrata ogni anno (ques'anno siamo alla 55a edizione). Festa dei ragazzi 2

 

Chiaramente i tempi sono cambiati. Oggi purtroppo manca la materia prima, cioè i ragazzi e ovviamente sono cambiate le modalità di intrattenimento.

 Durante l'estate il patronato brulicava di ragazzi di tutte le età e i più grandi pensavano già all'organizzazione dei giochi mentre i più piccoli si allenavano per le gare programmate.

 

 Cosa che assolutamente caratterizzava la Festa alle Cave era la costruzione delle mongolfiere che impegnava i più grandi, sotto la direzione di Cameran Franco (detto Mitri) per buona parte dell'estateSi gonfiano le mongolfiere. Veniva utilizzata la sala grande del patronato per stendere, ritagliare e incollare gli spicchi di carta colorata che avrebbero costituito, una volta gonfiata di aria calda, la sfera della mongolfiera, al cui imbocco veniva fissato un barattolo riempito di stracci imbevuti di alcool che dovevano mantenere la produzione di aria calda per il viaggio dell'oggetto volante.

  

 La pratica di questo esercizio, di alta abilità progettuale e manuale, venne presto repressa dalle Autorità aeronautiche in quanto questi oggetti volanti, liberi in cielo senza alcun controllo, Mongolfiere in volointerferivano con l'attività del vicino aereporto ed avrebbero potuto causare seri problemi se avessero preso fuoco in volo o in fase di caduta.

 

 I giochi iniziavano al mattino con le gare classiche "corsa dei sachi, tre-gambe, corsa dei trampoi, corsa dea carioła" e proseguivano nel pomeriggio fino a tarda sera con la gara "spaca-pignate", per terminare con l'assalto alla "cucagna".

 

"Eà pesca de beneficensa" era l'altra attrazione della giornata, assaltata dopo ogni messa, ma specialmente alla sera, quando si spargeva la voce che i biglietti vincenti i premi più ambiti erano stati infilati nel gabbiotto delle estrazioni.

 

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